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Un altro itinerario percorribile partendo sempre da Pompei, poco pubblicizzato ma molto affascinante e suggestivo, è quello che segue la strada del Miglio d’Oro.
Intorno al 1700, questa tratto di strada, che inizialmente collegava Torre del Greco a Ercolano e successivamente estesosi fino a Portici, San Giorgio a Cremano per terminare a ridosso della città di Napoli, vide il nascere di numerose ville borboniche in stile barocco, le cosiddette “ville vesuviane”.


Tali costruzioni furono realizzate dai più importanti architetti dell’epoca borbonica quali Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Domenico Antonio Vaccaro e Ferdinando Sanfelice.
Fu Carlo III di Borbone che, nel 1738, facendo costruire la sontuosa e magnifica Reggia di Portici (concepita come residenza alternativa al Palazzo Reale di Napoli allora capitale del Regno delle Due Sicilie), diede il via alla realizzazione di palazzi e residenze nobiliari, nella zona che successivamente verrà definita del “Miglio d’Oro”.


Anche gli scavi di Ercolano furono iniziati nello stesso anno, sempre per volere di Carlo III di Borbone.


Oltre la Reggia di Portici, poche sono le ville aperte al pubblico oggi, alcune ospitano anche spettacoli di danza e concerti di musica classica.
Da menzionare sono: Villa Campolieto (Ercolano), Villa Favorita (Ercolano), Villa Ruggiero (Ercolano), Villa Bruno (San Giorgio a Cremano), Villa delle Ginestre (Torre del Greco).
Villa delle Ginestre è la villa dove visse nell’ultimo periodo della sua vita il poeta Giacomo Leopardi. Oggi la villa è adibita a museo.

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Il Miglio d’Oro, la Reggia di Portici e la Villa delle Ginestre